Il Trading delle materie prime offre svariate opportunità in quanto le commodities rappresentano degli asset fondamentali per lo sviluppo economico mondiale.
La scelta della commodity più redditizia o con un trend forse più “prevedibile” resta sempre il tarlo dell’investitore, qualunque sia l’obiettivo finale e la motivazione per cui decide di approcciare a questo grande mercato. La componente di rischio, tipica del trading, resta chiaramente confermata. Per questo, la prima semplice domanda che un investitore deve porsi è: quali sono le materie prime su cui investire e fare trading?
Inoltre, l’elevata volatilità dei prezzi rispetto ad altri strumenti finanziari rende ancor più importante la conoscenza approfondita dei mercati e dei molteplici fattori che rappresentano la causa dei repentini cambi di rotta.
Tuttavia, è possibile fare un’analisi delle materie prime per cui, facendo affidamento su appositi strumenti e indici, le attività di trading possono portare a risultati interessanti. Dal petrolio al gas naturale e al carbone. Come anche metalli come oro e rame, e olio di palma, caffè e zucchero.
Uno degli indici maggiormente utilizzati che rappresenta una valida guida per le scelte dell’investitore è il CCI che sta per Commodity Channel Index. Si tratta di un indicatore che si basa sulle fluttuazioni di prezzo della materia prima in un determinato periodo. La lettura del dato è funzionale per interpretare il trend e questo ha un senso quando si è capaci innanzitutto di interpretare correttamente il valore che lo stesso svela.
Nei prossimi articoli ti parleremo più nello specifico di come approcciare a questo mondo di opportunità. Se hai fretta di saperne di più e, soprattutto, di ricevere una formazione personalizzata con una consulenza specialistica, richiedi informazioni a registrations@profinanceinstitute.com.